Cinque secoli di Storia, tantissimi aneddoti e segreti tramandati di generazione in generazione, un’ unica grande Passione: l’arte bianca….la produzione della Pasta di Gragnano! Ridente cittadina collinare, alle porte di Amalfi e Pompei, con vista sul golfo di Sorrento e Napoli, fin dal 1500 lungo il fiume Vernotico nel cuore della straordinaria “Valle dei Mulini” più di 30 piccoli edifici in pietra di tufo, con la forza dell’acqua delle antiche sorgenti di Gragnano, ancora oggi attive, macinavano la migliore selezione di grano duro che veniva “scambiato” nella centrale Piazza Trivione. Un profumo straordinario si levava dall’antica Valle e troneggiava per le principali strade cittadine, dove faceva da sfondo un luogo magico, impreziosito dalle numerose bellezze paesaggistiche naturali, ancora oggi molto apprezzate. Ben presto, la bravura molitoria dei maestri gragnanesi si trasformò nella vera arte bianca di Gragnano. Già nei primi anni del XVIII secolo infatti iniziarono a nascere piccoli opifici che impastavano le semole di grano duro con le acque cristalline e pure delle sorgenti Gragnano, lavorando i primi maccheroni! Come d’incanto, in pochissimo tempo, emerse tutta la capacità nel produrre i migliori maccheroni del Regno celebrati anche dalle più importanti famiglie reali, tutti volevano la pasta di Gragnano. Verso la fine del XVIII secolo, grazie alla liberalizzazione comunale del “jus di fare e vendere maccheroni”, copiosi si svilupparono le attività di Pastifici lungo le principali strade cittadine.
Famosa su tutte divenne l’antico Corso Sancio, la strada delle 100 Fabbriche di Pasta! In pubblicazioni del tempo si recitava “Gragnano, città ricca di tradizioni, con 10.000 abitanti che felici e fortunati vivono de’ maccheroni, e che portano il primato su tutte le altre fabbriche del mondo”. I Pastai di Gragnano, forti di antichi segreti tramandati dai genitori e dai nonni, primeggiavano nel creare sempre nuovi ed entusiasmanti formati.
Solo a Gragnano si riuscì ad utilizzare i benefici dell’abbraccio dei venti asciutti dei monti con quelli umidi del mare, che creano un microclima ideale per asciugare al meglio la pasta; grazie alla caratteristica costruzione dei palazzi settecenteschi i venti venivano canalizzati lungo la strada, asciugando con una dolce carezza , la pasta stesa sugli scanni all’aperto. Nel 1845 si contavano 110 Pastifici a Gragnano, ed i “nostri Maccheroni” erano già leader mondiali nell’esportazioni. Proprio per favorire gli scambi commerciali, nel 1885 il Re Umberto I di Savoia fece costruire la stazione ferroviaria di Gragnano, una delle prime dell’intero territorio napoletano. I Pastifici di Gragnano, gareggiavano intanto tra di loro nell’esporre con fierezza sulle etichette le numerose medaglie d’oro vinte nelle competizioni internazionali del tempo. Europa, America, Australia, dappertutto si spedivano le ormai tanto famose “casse in legno” di Pasta di Gragnano! Dopo 500 anni di Storia, ancora oggi Gragnano è la Capitale Pasta nel Mondo, leadership riconosciuta per la straordinaria ed inimitabile qualità , ed è finalmente l’unica tutelata con l’importante riconoscimento IGP .